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Il futuro è adesso

Aggiornamento: 26 nov 2024

Jack Gallazzi

Quando ero in terza liceo la mia testa era colma di interrogativi, avevo appena spostato il mio centro gravitazionale dalla periferia di Milano a una zona centrale e dopo aver passato al setaccio tutti i miei rapporti umani, credevo di aver trovato il mio equilibrio nel presente, ma per il futuro c’era ancora tempo.


Nel frattempo a pochi chilometri da me, in un liceo classico, un ragazzo aveva già le idee chiare e si impegnava per costruire il proprio futuro: aveva cominciato a scrivere sul giornalino della scuola, ritagliandosi un posto nel mondo della comunicazione. Da lì è iniziato tutto.


Vi chiederete perché vi sto parlando di lui in particolare e perché secondo me, la sua crescita professionale e come persona merita uno spazio sul mio blog.

Di ragazzi in questi anni ne ho conosciuti tanti, ma pochi mi hanno ispirato come sta facendo lui: a 16 anni è facile mettere a processo i difetti altrui, ma lavorare sulle proprie debolezze è un superpotere.


Giacomo Gallazzi, Jack per gli amici, è un ventenne curioso che ha sempre avuto l’esigenza di essere considerato; e non pensate a una persona egocentrica come la sottoscritta, più che altro a un ragazzo umile che spicca per originalità, sempre alla ricerca di nuovi stimoli.

Il suo motto è “Vivere per raccontare nuove storie”.


A una sbronza del sabato sera, preferisce le tranquille uscite con gli amici a cui non ha mai rinunciato, neanche nei periodi più impegnati, a patto che siano quelli veri: nell’adolescenza si sa, è facile cadere in tentazione.

Verso la fine del liceo ha visto la sua vita prendere una forma, quella in cui sperava: ha iniziato a lavorare e collaborare in un ambiente che sente davvero suo e anche la sua persona ne ha raccolto i frutti.


Quanti di voi hanno già cominciato a pensare concretamente al futuro?

Sia chiaro non è una critica, è importante uscire, fare cazzate, pentirsene e rifarle finché la società ce lo permette, ma lo è anche pensare a che persone vorremmo essere; passare la vita a preoccuparsi dei giudizi degli altri o seguire la saggia regola del sticazzi? Secondo Jack con la seconda si vive meglio, poi a voi la scelta.


“Sono stato fortunato, sì, ma me la sono costruita questa fortuna”: viviamo in una società in cui nessuno ci regala niente, è una continua corsa e chi arriva primo non può fermarsi, deve approfittare del vantaggio per non perdere posizione.


Da quando il talento di Giacomo è stato scoperto, non ha più dovuto lavorare da solo ed è maturato molto, così dopo dirette Instagram e storie accattivanti, ha esteso la sua influenza su Youtube, piattaforma che purtroppo negli anni è stata scavalcata da altri social che rispondono meglio alla velocità dei tempi che corrono.


In un mondo in cui hai 90 secondi per convincere i possibili follower che ciò che hai da dire è importante, tornare su Youtube con video da 8, 15 minuti è a tutti gli effetti un atto di coraggio, un rischio che vale la pena prendere.

Ricordo con piacere l’attesa snervante dei 7 giorni che passavano tra un video e l’altro: si creava conversazione, nascevano aspettative ma oggi non fai in tempo ad elaborarne una che arriva subito un altro Tik Tok.


La velocità richiesta per stare al passo con le esigenze del pubblico mette a dura prova l’originalità dei creators: pubblicare un articolo a settimana o scrivere la scaletta per un video è una difficoltà ancora troppo poco riconosciuta.

Questo succede anche nella musica, e Jack lo fa notare nel suo video “Realizzarsi”, sono cinque anni ormai che gira quella che mi piace definire ‘musica usa e getta’. Nello spezzone riproposto da Giacomo, Ernia lo dice: la musica ha sempre richiesto tempi dilatati per la produzione, scrittura ecc. Marracash ha impiegato 4 anni per scrivere Persona (album più venduto del 2020).


Ora, per lo stesso concetto di velocità, tutto passa da Tik Tok, alcuni cantanti scrivono con l’obiettivo di fare i ritornelli che possono diventare virali sui social, spesso una canzone diventa famosa per un lasso di tempo solo per quel motivo. Se pensate a Savage Love di Jason Derulo, è una canzone che ora non si sente più da nessuna parte, eppure per quei tre mesi andava fortissimo: musica usa e getta.


Perché non si può semplicemente fare musica e ciò che esce esce? Perché non venderebbe; e per una persona che si compra il pane con i dischi, una rilevanza ce l’ha.

Come dice lo stesso Jack: per la società devi essere funzionale per tutti e non essenziale per qualcuno, siamo numeri: che siano ascolti, voti al liceo o matricole all'Università restiamo numeri. Se sei un numero alto, ci si aspetta che tu rimanga in cima, se sei un numero basso sei destinato a rimanere alla base della piramide.

Per chi cade sotto terra il discorso è diverso: nessuno è responsabile ma tutti sono colpevoli.


(abbiamo parlato della ragazza della IULM che si è tolta la vita tre mesi fa, ma ne ho già parlato in un altro articolo, vi lascio il link).


Platone diceva che ogni problema ha tre soluzioni: la mia soluzione, la tua soluzione e la soluzione giusta. Ciò significa che per arrivare a una conclusione abbiamo sempre bisogno di un altro punto di vista, probabilmente quello che mancava a quella ragazza.


Prendere in considerazione idee diverse dalle nostre non è solo maturo, ma è consapevolezza e coraggio di mettersi in discussione. Jack ne è un esempio: incontrare persone diverse per età, interessi e sesso è ciò che lo stimola più.

Ma non si raggiunge il successo da soli, è fondamentale confrontarsi con una persona fidata che lui ha trovato in Federico, compagno di viaggio dalla prima elementare.


Il futuro fa paura, ma non si può scappare, tanto vale prepararsi con un certo anticipo come ci insegna Giacomo e armarsi di apertura mentale, tanto coraggio e spirito di iniziativa.


Che poi, con un Federico al proprio fianco, anche diventare grandi non è così terribile.


SBV



Realizzarsi - Jack Gallazzi


Tempo al tempo | Matteo Professione - Ernia | TEDxUNICATT


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