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Tenete d'occhio quello lì!

Aggiornamento: 26 nov 2024

Dietro al musicista c’è sempre una persona, e dietro al batterista di cui vi parlo oggi c’è Filippo Terzaghi. 


Da piccoli ci chiedevano cosa avremmo voluto fare da grandi e rispondevamo sognanti, ma da qualche parte un bambino di tre anni stava già accorciando le distanze con il suo futuro. 



Avevo una batteria montata in casa e fu proprio mio padre, conoscendo la mia curiosità puerile, a suonarla saltuariamente facendosi vedere, sapendo che avrebbe ottenuto una dolce reazione da parte mia



Da quel momento non ha più smesso di rincorrere l’arte in ogni sua forma, facendola diventare la forza attorno alla quale gravita la sua stessa vita. 

Andare a scuola diventa più facile quando stai già costruendo il tuo domani; fin dalle medie, poi al liceo, passando per il conservatorio: la musica diventa per lui una priorità. 


Quando si sogna un Nome nel mondo artistico è sempre bene avere un piano di riserva, anche Brian May (Queen) aveva un dottorato in astrofisica in caso fallisse il piano Queen. 

Anche Filippo ha valutato una laurea funzionale rimanendo fedele alla sua vena artistica, così è finito a Scienze della Comunicazione, con la speranza un giorno, di condividere sui giornali un po’ del suo vasto bagaglio culturale musicale. 


Will Smith un giorno svelò il segreto del suo successo dicendo che non c’è alcun motivo di avere un piano B, perché distrae dal piano A, ma la verità è che Filippo non aveva bisogno di un piano di riserva perché quello originale stava già funzionando. Si esibiva con la sua band e teneva lezioni private; la musica era già diventata un lavoro. 


Allora perché continuare a studiare quando il conservatorio è già un impegno sostanzioso?

Conoscere apre la mente, me lo ha confidato con le parole di Bruce Lee, un poliedrico nel campo dell’Arte: La mente dev'essere completamente aperta per poter operare liberamente attraverso il pensiero, poiché una mente limitata non è in grado di pensare liberamente


Filippo ha 21 anni e sta crescendo tanto come persona e come artista, continuando a stringere la mano di mamma e papà che per primi hanno creduto in lui, avvicinandolo a questo mondo in cui è ormai radicato. 


Mio padre ha sempre saputo incuriosirmi sin da piccolo, coltivando in me una sensibilità e profondità artistica che ad ora mi permette di affrontare il materiale musicale con preparazione, precisione e raffinatezza

Una figura che supera i confini del rapporto padre - figlio, facendosi mentore, guida e fonte d’ispirazione, ripercorrendo i passi di un’esistenza passata pronta a confrontarsi con una nuova generazione. 

Beato tra le donne si dice, nel caso di Filippo sono tre le musiciste che lo hanno più stimolato e preso per mano in questo lungo viaggio: 

Mia madre ha sempre saputo supportarmi e capirmi, anche lei, cantante in cori di vario genere; le mie sorelle sono state e sono tutt’ora un grande stimolo.


Un quintetto perfetto, ma ognuno con diverse priorità. 


Ho avuto l’esclusiva sui piani di Filippo per questo 2024: in vista la laurea al Conservatorio in percussioni, che sta già mettendo a frutto come membro dell’Orchestra Vivaldi e tanti progetti in caldo con la sua band su cui è stato un po’ vago, rimarremo aggiornati per saperne di più.


Nessuno diventa grande senza aver avuto grandi modelli, non so se qualcuno lo abbia mai detto, in caso segnatevelo, l’ho detto io. Quando parliamo di modelli, non ci riferiamo a un punto d’arrivo, ma a una partenza che inizia da noi: Cosa ammiro di questa persona? Cosa può insegnarmi? Cosa posso imparare per diventare migliore? 


Il nostro batterista di modelli ne ha avuti tanti, anche e soprattutto oserei dire, al di fuori del mondo musicale, a partire sicuramente da suo padre. 

Da Galileo sta imparando l’arte del problem solving: non attacchiamoci alle frasi fatte, cerchiamo una soluzione concreta ai problemi della vita. Poniamoci delle domande, educhiamoci alla curiosità di sapere sempre qualcosa di nuovo e non facciamolo egoisticamente; facciamolo perché un giorno forse, una domanda in più potrebbe fare la differenza per milioni, o anche per una sola persona: Alan Turing¹ insegna.


Forse vi starete chiedendo perché tra tante persone che conosco, ho scelto proprio Filippo come artista da rappresentare. Secondo la versione breve, l’ho scelto perché lo stimo come persona e come musicista, ma la vera ragione è un’altra: io scrivo articoli, piccoli testi, recensioni e solo a volte mi concedo qualcosa di più creativo al pianoforte; lui invece ha trovato una connessione con lo strumento, rendendo materiale ciò che nasce come ispirazione e pensiero. 


Vorrei concludere ringraziando Filippo per il tempo che mi ha dedicato con una frase da lui scelta di un “tale” che di arte ne sapeva eccome. 


Vi sono due maniere di odiare l’arte, l’una è di odiarla, l’altra di amarla con moderazione.

Oscar Wilde


Noi ci sentiamo alla prossima!                                                                                             

V




¹ Alan Turing è stato un matematico, logico, crittografo e filosofo britannico, inventò uno strumento di calcolo logico salvando 14 milioni di vite durante la seconda guerra mondiale.


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