Parigi: cose da sapere prima di comprare il biglietto
- Valentina Quaranta
- 2 feb
- Tempo di lettura: 4 min
Esattamente un mese fa mi trovavo nella città dell’amore, nonché la città più “instagrammabile" in cui io sia mai stata: Parigi.
Non ci ero mai stata, e prima di atterrare ci sono diverse cose che avrei voluto sapere.
Dress code
Può sembrare un'ovvietà, ma a parità di temperatura, Parigi appare decisamente più gelida di Milano: il vento tagliente colpisce il viso come una lama affilata. Per questo riconoscere gli abitanti locali diventa un compito quasi immediato.

L'uomo francese medio sfoggia mocassini, un lungo cappotto e una sciarpa in cashmere sapientemente annodata al collo, esprimendo un'eleganza senza sforzo. Le donne, pur dimostrando una maggiore versatilità, condividono un vero e proprio superpotere: sembrano immuni al freddo che tormenta il resto del mondo. Non è raro vederle in mini gonne a ogni ora del giorno e della notte, talvolta perfino senza collant.
Non lasciatevi ingannare: una felpa e una giacca qualunque non bastano a proteggervi dal vento pungente di Parigi. La soluzione risiede nell'abbigliamento termico a strati, composto da una canottiera, una maglietta termica e un avvolgente maglione di lana. Insomma, a Parigi non esistono vere mezze stagioni: la città comincia a congelarsi già a fine ottobre e il freddo persiste fino a un risveglio primaverile ad aprile.
La ristorazione

Parigi non è solo la capitale della moda, ma anche una delle mete turistiche più ambite. Chi non conosce i trucchi per evitare le insidie del turista rischia di spendere un patrimonio. Un errore frequente nei ristoranti è ordinare subito l’acqua: è importante sapere che l’acqua del rubinetto è inclusa nel servizio, mentre quella in bottiglia può arrivare a costare anche sette-otto euro.
Sempre nel settore della ristorazione, passiamo a parlare della colazione. Se soggiornate in hotel e il pasto mattutino non è compreso, considerate l’idea di fermarvi in una delle autentiche boulangerie del centro: paradossalmente, nel cuore di Parigi potrete scoprire offerte più economiche e convenienti.
Se tra un’attrazione e l’altra, sentite la necessità di fare delle pause in giro e siete tentati da entrare in uno dei mille Mcdonald's che incontrate sulla strada, beh, cambiate idea.
La qualità del Mc parigino è sicuramente più alta rispetto ad altri nel mondo. Ciò non toglie che il sistema non è come quello che conosciamo in Italia. Ci sono i totem da cui è possibile ordinare, ma non si può pagare con la carta.
I francesi pagano con McDo+: Faites-vous livrer, un’app innovativa introdotta da McDonald’s che consente di saldare il conto direttamente dal telefono in ogni punto ristoro. Accedere all’app al momento dell’ordine può risultare un po’ scomodo e purtroppo, richiedere lo scontrino in cassa è spesso complicato poiché l’organizzazione non è il punto forte del McDonald’s francese. Tuttavia, questa filiale si distingue nettamente per un menù più ricco e di qualità superiore rispetto a quello offerto in altre sedi nel mondo.
Mezzi di trasporto
Mi rincresce ammetterlo, ma arrivando a Parigi da Milano, questo elemento mi ha profondamente delusa. Pur riconoscendo l'eleganza dell'esterno, l'interno si presenta, passatemi il termine, alquanto "primitivo". Questa condizione, dovuta alla storicità della rete metropolitana parigina, contribuisce in parte al fascino architettonico della città, ma dal punto di vista pratico lascia ben poco a desiderare.
La reperibilità dei biglietti in loco è difficile, perché i macchinari sono pochi rispetto alla quantità di persone che usano i mezzi a Parigi.
Per farsi furbi, si può acquistare il biglietto tramite app. La più quotata è RATP - régie autonome des transports parisiens; un po’ come la nostra ATM.

La rete metropolitana di Parigi evidenzia notevoli carenze in termini di accessibilità. L'assenza di scale mobili, ascensori e pedane automatiche costituisce un serio limite, impedendo l'accesso a chi ha difficoltà a salire e scendere le scale. Il problema si aggrava ulteriormente in situazioni d'emergenza: senza dispositivi automatizzati, l'evacuazione e le operazioni di soccorso risultano decisamente più complicate.
Devo riconoscere che Parigi si impegna attivamente per la sicurezza dei suoi cittadini. Durante la notte di Capodanno, ad esempio, il trasporto pubblico diventa gratuito, una misura pensata per ridurre gli incidenti stradali, spesso conseguenza di serate troppo animate all’insegna dell’eccesso. Considerando l'immensa affluenza di persone che nell’ultima ora dell’anno si dirige verso gli Champs-Élysées, ogni stazione è costantemente sorvegliata da agenti di polizia, pronti a garantire ordine e sicurezza in un contesto festoso e potenzialmente pericoloso.
Le opportunità
Vi lascio con una nota positiva. Parigi è indubbiamente una città ricca di opportunità culturali. Molti musei e monumenti offrono l'accesso gratuito ai giovani fino a 25 anni compiuti, residenti nell'Unione Europea. Tra questi, il Museo del Louvre, il Museo d'Orsay e il Museo Rodin.

Per quanto riguarda il Museo del Louvre, è una tappa obbligatoria per chi visita Parigi. Data la vastità delle sue collezioni, è consigliabile pianificare la visita in anticipo, selezionando le opere che si desidera vedere e, se possibile, distribuendo la visita su più giorni. Questo approccio permette di apprezzare al meglio le opere esposte senza stancarsi eccessivamente.
Non sembra, ma il Louvre è un museo molto dispersivo e se non ci si sa orientare, si rischia di perdersi. Per questo è consigliabile scegliere ingressi alternativi meno affollati, come quello della Galerie du Carrousel o del Passage Richelieu.
Mi raccomando le scarpe. Anche se le sneakers alla moda possono sembrare una buona scelta, assicuratevi che siano adatte a camminare per lunghi tratti, poiché il comfort dei piedi è essenziale per apprezzare appieno le meraviglie di Parigi.
Nonostante tutto ho amato Parigi. I suoi negozi eleganti, gli imponenti palazzi e l'atmosfera vivace contribuiscono alla bellezza e al romanticismo della città. L'estetica parigina è intrinsecamente legata ai colori e ai comportamenti dei suoi abitanti. Non si può romanticizzare una città che è già, di per sé, l’emblema del romanticismo.
Per altri consigli visita la pagina viviparigi.it.
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