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Marco Mengoni vince Sanremo 2024

Aggiornamento: 13 feb 2024

Quanto sarebbe bello se fosse vero eh? 


Sarebbe stato meritato visto che la sua esibizione di martedì batte 10-0 qualsiasi altra del Festival di quest’anno. 

Che ci fossero dei favoriti era chiaro, come ogni anno ci sono i cantanti del momento su cui si punta, anche nel fantasanremo. Angelina e Annalisa in prima fila, poi tanti altri cantanti che tornano dopo aver già vinto almeno una volta: Diodato, Il Volo, Emma e Mahmood perché non c’è 2 senza 3, vero Ale?


D’altro canto tante voci nuove e tante piacevoli sorprese: da attrice a cantante è un attimo per Clara, che arriva dritta dal set di Mare Fuori anche se è meglio non gridarlo troppo forte, perché quest’anno Napoli sfida le leggi (non) scritte sanremesi e non tutti lo hanno apprezzato. 


Il pubblico diviso da spaccanapoli: da una parte cantanti già noti a tutte le generazione come i The Kolors che dopo Italodisco si sono fatti sentire e Angelina Mango che porta addosso il peso di essere erede di uno dei mostri sacri della musica italiana. 

Dall’altra parte Geolier, molto amato tra i più giovani che porta per la prima volta nella storia del Festival un inedito scritto interamente in napoletano. 


Amadeus, che ricordo essere direttore artistico oltre che presentatore, per questo ha dovuto dare delle spiegazioni alla stampa: ho scritto il regolamento e me lo sono cambiato. 


Il regolamento prevedeva infatti che ogni canzone in gara dovesse essere scritta in lingua italiana, con ammissione di patine in altri idiomi qualora non andassero a snaturare la sua italianità. Tante discussioni in merito, tralasciando ciò che conta veramente nella competizione: la musica. 


Lo share negli ultimi anni è decollato vertiginosamente grazie ai social e i concorrenti danno al pubblico ciò che vuole: punti per il fantasanremo. Non più canzoni di livello, degne di rappresentare l’Italia in una competizione musicale europea di cui noi siamo i padri fondatori. 


Per quanto riguarda l’anno prossimo, sicuramente spiace che Amadeus abbandoni la scialuppa, ma era ora: è stato un punto cruciale per il Festival, resuscitando un programma ormai morto ma c’è da capire che dopo cinque anni possa non averne più voglia. 

Si spera in un passaggio di testimone all’altezza della giocosità, la simpatia e l’amore con cui Amadeus ha portato sotto la sua ala tutti i giovani talenti e ha dato seconde possibilità a chi non pensava di averne. 

Dopo tutti gli anni a X-Factor, Cattelan sarebbe ideale come sostituto e penso di parlare a nome di tutti coloro che lo hanno visto al lavoro. 


Si parla sempre troppo di queste frivolezze: chiunque sarà, farà il meglio che potrà. 


Ma se proprio parlare di musica non ci piace, allora focalizziamoci sui momenti di spessore che hanno reso unico questo ultimo Sanremo di Amadeus, e non parlo certo del ballo del qua qua con John Travolta (che figura di m).


Il monologo del Maestro Allevi è senz’altro stato il più profondo, spontaneo e riflessivo che sia mai stato portato sul palco dell'Ariston. Basta agli infiniti monologhi strappalacrime che si chiudevano con un applauso collettivo forzato e imbarazzato. 


Pianista, compositore, filosofo, scrittore e da mercoledì 7 febbraio 2024, anche fonte di ispirazione per milioni di persone. Una persona umile, che abbraccia ogni possibilità anche quando non è rimasto più nulla. 

Ho visto tanti musicisti suonare dal vivo, ma vi assicuro, nessuno vive ogni nota come fa lui. Sbaglia un accordo? Non importa, lui suona per sentirsi libero, anche davanti a 15 persone. 


Questi sono i valori che dovrebbero trasmettere eventi musicali come il Festival di Sanremo, non alzarsi in segno di protesta (che si traduce in maleducazione), non canzoni volgari mascherate da superiorità e neanche l’emotività giudicata poco professionale. Un’artista che non si emoziona, non è professionale, non un ragazzo che rivive il dolore o che fa tremare il microfono. 


Sto scrivendo sabato, la sera della finale, sinceramente non so chi vincerà, non ne ho la più pallida idea. Nel dubbio, ha vinto Marco Mengoni.


V

 
 
 

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