La mia musica
- Valentina Quaranta
- 17 mar 2023
- Tempo di lettura: 2 min

Ciao amici,
Oggi parliamo di un tema che mi è molto caro, anche se molti di voi non lo sanno: la musica. Suono il pianoforte da quando avevo 8 anni e ho studiato musica in una scuola privata; lo so, non lo sapevate, ma ora si.
Non so dirvi com’è cominciata la mia passione per la musica, sono passati tanti anni ormai, ma ricordo perfettamente la mia prima lezione di pianoforte.
Era un sabato e prima che potessi anche solo pensare di avere delle aspettative, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita; scusate è l’abitudine.
Dicevo, era sabato quando ho conosciuto la mia prima insegnante di pianoforte: aveva i capelli rosso Weasley e mi sembrava altissima anche se probabilmente sarà stata poco più alta di quanto non lo sia io ora.
Ero uno scricciolo, non arrivavo nemmeno con i piedi ai pedali del piano e davanti a tutti quei tasti bianchi e neri, non potevo che essere terrorizzata e gasata allo stesso tempo.
Come da prassi, mi insegnò a riconoscere il Do centrale seguito dalle altre sei note, e le relative scale; niente di complicato ma già mi sentivo una pianista provetta.
Ovviamente queste scale, con i relativi arpeggi (per chi non lo sapesse l’arpeggio è un modo di eseguire un accordo musicale), le ho imparate leggendo le note sul pentagramma. Fa ridere pensare che a 8 anni leggessi meglio un pentagramma che una pagina di un libro, ma è così.
Oggi esistono delle applicazioni per imparare a cantare o suonare uno strumento.
Una che sta diventando virale per esempio, riproduce un tastierino indicando quali sono i tasti da schiacciare per suonare una canzone (idealmente pop).
“Non posso pagarmi delle lezioni di pianoforte con un professionista” - mi sta anche bene, gli autodidatti sono sempre esistiti, il punto è: quanto credi di imparare da un'applicazione che non ti da delle nozioni o basi musicali? Ti dice semplicemente di ripetere a pappagallo.
Se ci pensate è come andare a un esame avendo studiato a memoria senza aver capito niente di ciò che avete memorizzato: di fatto state riproducendo dei suoni in modo meccanico senza sapere il perché; molto triste a parer mio. Senza parlare del fatto che la memoria prima o poi vi tradisce la competenza no.
Amo la musica da più della metà della mia vita e mi piace davvero tutto di lei: il ritmo, la melodia, la frequenza, il modo in cui viene performata, i testi delle canzoni e scoprire i loro segreti nascosti, è affascinante.
Quando andavo alle medie, con le mie compagne facevamo gara a chi è più fan, perdevo sempre perché non conoscevo il nome dell’ospedale in cui era nato il cantante X, o quante amanti avesse, oppure il suo colore prefeito.
Però io, al contrario loro, ascoltavo le canzoni e cercavo di capire i testi, molti li ho fraintesi (perché non avevo l’età per capirli) ma va bene così perché la musica deve lasciarti qualcosa oltre al sound o al ritornello e a me lascia sempre tanto.
Sapete cos’abbiamo in comune io e la musica?
Abbiamo entrambe sempre qualcosa da dire, quindi continuate ad ascoltarci e provate a scavare un po' di più.
VQ



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