Il nuovo non è sempre meglio
- Valentina Quaranta
- 18 dic 2023
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 26 nov 2024
Dicembre è un periodo in cui l’argomento ‘musica’ è molto chiacchierato: X Factor è finito da poco e l’edizione di quest’anno in particolare ha fatto parlare tanto i giornali e non sempre di musica, ma sorvoliamo. Amadeus ha tirato fuori i nomi dei prescelti per Sanremo 2024 che, piangendo e scherzando, quest’anno sono 27.
Non dimentichiamoci che quando leggerete questo articolo mancherà esattamente una settimana a Natale e anche se facciamo finta di niente, Mariah Carey ha finalmente spodestato Taylor Swift dalla cima delle Top Globale perché belle le novità ma le canzoni di sempre hanno un’altro suono.
Parlando di canzoni di sempre, non è un segreto che ai Talent o in generale i cantanti emergenti provino a farsi conoscere dimostrando le loro capacità su canzoni che hanno già aggiunto un tassello alla cultura musicale.
Quelle sono le perle che quando vengono riproposte in altri contesti da cantanti più giovani, fanno scattare il paragone inarrivabile delle mamme, che ancora un po’ infatuate del bel ragazzo di 24 anni, ricordano i tempi di quando lo erano anche loro.
Una tra queste è Ambra Angiolini, una dei giudici più criticati nella storia di X Factor, che ha rivolto parole preziose a uno dei finalisti di quest’anno, ma che in realtà era un messaggio per tutti noi: Cantare le canzoni degli anni 70-80 non invecchia assolutamente se hai il carattere e la forza che hai dimostrato tu, anzi…
Noi italiani possiamo vantare una cultura musicale che va ben oltre il gusto personale e che ha superato i confini del nostro Paese, ma sembra che il cantautorato non vada più di moda.
Battisti, Modugno, Dalla, De Gregori, ce li invidiano dappertutto, ma perché devono rimanere nel passato? Perché non è più attuale la musica che racconta una storia in forma di poesia? Quando abbiamo smesso di dare un peso alle parole?
I Talent servono anche a questo: farci riscoprire le nostre radici perché i ragazzi che ancora le conoscono e le riconoscono, ci sono.
Fabrizio Lombardi in arte Il solito dandy, uscito pulito con un posto sul podio da X Factor perché è vero, vincere un talent non significa nulla, ma lui dal terzo posto può insegnarci veramente ad apprezzare quello che abbiamo assunto per datato e invece no.
“[…] il professore
che ti legge sempre la stessa storia
nello stesso modo, sullo stesso libro
con le stesse parole da quarant'anni di onesta professione”
Questo è il Venditti del 1973, 50 anni fa un ragazzo cantava quelle parole ma ognuno di noi può rispecchiarsi, perché tutti abbiamo avuto quell'insegnante che preparava lezioni e verifiche con lo stampino, e ogni anno cambiavano ma restavano sempre le stesse.
Vi invito a guardare oltre le classifiche, a scoprire cosa si nasconde tra le hit, vi invito a non fare come le mamme: non siate prevenuti, il nuovo non è sempre meglio, se sapete cosa cercare e se non trovate niente allora continuate a cercare.
Quel Venditti del 1973 è stato riportato sul palco da un uomo di 30 anni attualizzando un tema che di fatto già lo è e lo sarà sempre, perché ci saranno altri studenti e altri professori che annoiano già da quarant’anni.
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