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Quando finisce

Aggiornamento: 28 nov 2024

"Scusa se sono profondo solo quando sono triste"

Se avete buon gusto in fatto di musica sapete da dove viene questa frase, ‘Io’ è la canzone inno del suo nuovo album “Noi, loro, gli altri". Dalle prime delusioni d’amore, tutte le ragazze hanno avuto le loro colonne sonore, per me c’è stata Avril Lavigne (when you’re gone) e la regina delle tempeste emotive: Rihanna (California King Bed).


Due canzoni tanto potenti quanto struggenti, “quando te ne sarai andato i pezzi del mio cuore sentiranno la tua mancanza”, questa frase urla delusioni ai tempi degli anni 2000. Ora per un cuore spezzato partono le insta stories tristi ma comunque tumblr perché il lupo perde il pelo ma non il vizio.


Non ho più 12 anni e affronto le delusioni in modo diverso: il mio focus ora è la scrittura, non c’è disgrazia che non possa essere superata con un articolo o una poesia. Ma comunque la musica continua a essere parte integrante del processo di ripresa: 4 canzoni sono vitali per me in queste situazioni e vi dirò perché.


La prima canzone fondamentale è She’s the one di Robbie Williams: si parte con la malinconia di un rapporto chiuso ormai: è la fase del ricordo, la più difficile per andare avanti. “Io ero lei, lei era me, eravamo una cosa sola, eravamo liberi”, questi verbi al passato sono segno di un attaccamento a qualcosa che non c’è più, anche “se c’è qualcuno che mi chiama, è lei”; se dobbiamo classificare questa melodia, assolutamente Old but gold.


Andiamo avanti negli anni: siamo nel 2008 e al cinema usciva il secondo film de “Le cronache di Narnia”, in sottofondo suonava “The Call” di Regina Spektor. Tornare indietro è facile, spesso è quello che si vuole: è rassicurante sapere che “non c’è bisogno di dire addio”, non è quasi mai un addio. In quei tre minuti si percorre una storia che inizia con un sentimento, da cui nasce la speranza, poi diventa un qualcosa di certo che suscita una certa tranquillità, ci si rifugia in questa con la consapevolezza che c’è qualcosa che non va.


Un po’ di rabbia va sfogata, sentimenti repressi, parole non dette e tanto altro; in questo caso non serve che io vi dia un titolo preciso: aprite spotify digitate Taylor Swift, scrollate la discografia e qualsiasi canzone sarà l’ideale. 178 centimetri (e anche di più con i tacchi) di energia e rabbia repressa, non so voi ma per me la sua carriera inizia con “Blank Space” nel 2014 e siate onesti, chi di voi la conosceva prima di allora?


Due ragazzi si incontrano scatta la scintilla, lei già sa che potrebbe essere l’ennesimo errore ma l’amore è un gioco quindi “do you wanna play” poi ci si inizia a conoscere, arriva la gelosia e altri problemi e così finisce ma lei non lo accetterà mai. La canzone parla di questo, l’abbiamo amata tutte e anche tutti (non mentite amici bugiardi, che in fondo lo so che Taylor non la conoscete solo per la sua sensualità).


E ci sta tutta la fase Taylor Swift (oppure Olivia Rodrigo se siete figli di Tik tok), chi meglio di loro sa esprimere quel dolore misto incazzatura misto sensi di colpa non giustificati?

Però ragazzi, la bionda dice anche una cosa molto vera: “But you'll come back each time you leave” Perché noi sappiamo che gli ex sono fatti così, non gli vai più bene per come sei, ma poi ritornano, SEMPRE. Da questo punto di vista sono più puntuali del ciclo, succedersi delle stagioni o qualsiasi altra cosa che si ripeta ciclicamente.


Però ora basta, perché i ricordi sono belli, ti riportano indietro ma come dicono i PTN “tu chiamali sogni ma sono ricordi” e vi assicuro che non torneranno, quindi basta piangersi addosso, basta far ricadere su di voi colpe che non avete e basta giustificazioni: ti ha insultato, ti ha mollato, ti ha deluso, ti ha tradito, qualsiasi cosa sia successa basta, è ora di prendere coscienza, metterci un punto e andare avanti; ed è proprio qui che torniamo al titolo.


Il 2021 è stato un anno piatto e pieno di incertezze per molti (tranne per me che è stato un anno rivoluzionario ndr), ma a smuovere le acque è arrivato Marra dopo due anni di stop con un nuovo album annunciato appena il giorno prima dell’uscita. Noi loro e gli altri ha fatto il suo effetto, ma perché parliamo di Marracash in un articolo per cuori spezzati? Non si tratta di Crazy love, una bellissima dedica d’amore per Elodie, ma IO.


IO per ricordarvi che alla fine siete sempre voi che, anche in un rapporto a due, mantenete la vostra identità, a quel punto si sceglie di condividerla e per quanto mi riguarda è qualcosa di tanto intimo, più del sesso in un certo senso. All’inizio della canzone dice “perché ci vuole coraggio, per dire sono un codardo” ed è quello di cui parlavo: la consapevolezza. ‘In amore vince chi fugge’, grandissima stronzata, se fuggi tu non vinci e lui o lei perde, allora qual è la differenza?


Ammettete le vostre colpe, trovate il modo di chiedere scusa e accettate sempre le scuse degli altri e poi andate avanti, perché c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire.

A tutti i vostri cuori strapazzati

VQ

P.S se avete bisogno di altre canzoni struggenti, non vi preoccupate, ne ho già un paio in archivio per voi :)


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